Ora che il Brexit è
diventato realtà, diversi sono i fattori d’incertezza per l’economia dell’area
Euro. Un crollo delle esportazioni verso UK qualora i futuri negozianti per
l’uscita dall’Unione Europea del paese dovessero durare a lungo e chiudersi con
una soluzione sfavorevole al commercio potrebbe avere un impatto negativo sulle
economie dell’area Euro ma non tale da mandarle in recessione da solo l’area
Euro. UK rappresenta circa il 7% del totale delle esportazioni dei principali
paesi dell’area Euro.
Analisi e commenti sull'andamento dei maggiori mercati finanziari e delle principali economie a livello internazionale
sabato 25 giugno 2016
sabato 18 giugno 2016
Rischi in crescita per l’economia USA
La decisione della Fed i
mantenere i tassi invariati alla fine della riunione del 15 giugno era
ampiamente attesa dagli investitori alla luce del debole andamento del mercato
del lavoro in maggio e dei rischi sull’economia mondiale legati al Brexit. Più
sorprendente sono state le nuove proiezioni dei membri della Fed sull’andamento
dei tassi nel corso dei prossimi trimestri. In linea con quanto era previsto in
marzo la stima di consensus dei membri della Fed è di due rialzi di 25 punti
base dei tassi sui Fed Fund nel 2016. Il numero di esponenti della Fed che si
aspetta solo un rialzo nell’anno in corso è, però, salito a sei. La stima di
consensus per fine 2017 è stata rivista al ribasso dal 2% all’1,65% e quella
per il 2018 dal 3% a 2,375 %. La Fed ha inoltre rivisto al ribasso la stima del
tasso di equilibrio di lungo periodo al 3,15%, dal 4% di tre anni fa era a 4%.
Infine, i banchieri centrali
statunitensi hanno anche rivisto al ribasso la stima sulla crescita del Pil nel
2016 dal 2,2% al 2%.
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