Il dollaro australiano
si è indebolito in settimana contro il Dollaro statunitense ed è rimasto
praticamente invariato contro l’Euro sulla scia di dati economici contrastanti
e della decisione della Reserve Bank of Australia di lasciare i tassi invariati
all’1.5%. In settimana, le vendite al dettaglio sono salite dello 0.5% m/m contro
attese di consensus a +0.3% m/m mentre il Pil del terzo trimestre è salito
dello 0.6% q/q contro attese a +0.7% q/q. Alla fine della riunione di politica
monetaria del 5 dicembre, la Reserve Bank of Australia ha mantenuto i tassi
invariati all'1,5%, in linea con le stime degli economisti.
Analisi e commenti sull'andamento dei maggiori mercati finanziari e delle principali economie a livello internazionale
giovedì 7 dicembre 2017
sabato 2 dicembre 2017
Occhi puntati sul mercato del lavoro USA
L’economia statunitense ha continuato
a fornire segnali di forza nel corso dell’ultima settimana, con la crescita
dell’economia statunitense in Q3 rivista al rialzo del 3.2% al 3.3% e l’indice
di fiducia dei consumatori del Conference Board salito in novembre a 129.5,
anticipando un’accelerazione dei consumi nei prossimi mesi. Infine, l’indice di
fiducia delle imprese ISM manifatturiero, pur in leggera discesa a 58.2, rimane
su un valore molto elevato ed in linea con una crescita sostenuta dell’economia.
venerdì 1 dicembre 2017
L'ISM manifatturiero rimane forte ma indica cautela per lo S&P500
L’indice di fiducia ISM manifatturiero è sceso in novembre leggermente
più delle attese: da 58.7 a 58.2, contro attese di consensus a 58.4. Per l’indice
si tratta del secondo calo consecutivo dopo avere toccato il massimo degli
ultimi 13 anni in settembre a 60.8. Tuttavia gli altri sotto-indici hanno
registrato un miglioramento. L’indice sui nuovi ordini è salito da 63.4 a 64, anticipando
un rimbalzo dell’indice generale il prossimo mese, l’indice sulla produzione da
61.0 a 63.9 e quello sull’occupazione è rimasto praticamente stabile 59.7.
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