venerdì 1 dicembre 2017

L'ISM manifatturiero rimane forte ma indica cautela per lo S&P500


L’indice di fiducia ISM manifatturiero è sceso in novembre leggermente più delle attese: da 58.7 a 58.2, contro attese di consensus a 58.4. Per l’indice si tratta del secondo calo consecutivo dopo avere toccato il massimo degli ultimi 13 anni in settembre a 60.8. Tuttavia gli altri sotto-indici hanno registrato un miglioramento. L’indice sui nuovi ordini è salito da 63.4 a 64, anticipando un rimbalzo dell’indice generale il prossimo mese, l’indice sulla produzione da 61.0 a 63.9 e quello sull’occupazione è rimasto praticamente stabile 59.7.


L’andamento dell’ISM è una conferma che le prospettive dell’economia statunitense rimangono solide. Sulla base dell’esperienza storica, l’indice si trova su un valore in linea con una crescita del Pil del 4.7%.


Il calo dell’indice ISM, per quanto rimasto su valori storicamente alti, suona come un campanello per i mercati azionari, come evidenziato dal grafico seguente. L’indice S&P500 ha dimostrato in passato di risentire negativamente di un’inversione di tendenza dell’indice di fiducia, che ha spesso anticipato una recessione. Al contrario, i rendimenti dei governativi sono spesso scesi in linea con l’andamento negativo della fiducia.  

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