Il dollaro australiano
si è indebolito in settimana contro il Dollaro statunitense ed è rimasto
praticamente invariato contro l’Euro sulla scia di dati economici contrastanti
e della decisione della Reserve Bank of Australia di lasciare i tassi invariati
all’1.5%. In settimana, le vendite al dettaglio sono salite dello 0.5% m/m contro
attese di consensus a +0.3% m/m mentre il Pil del terzo trimestre è salito
dello 0.6% q/q contro attese a +0.7% q/q. Alla fine della riunione di politica
monetaria del 5 dicembre, la Reserve Bank of Australia ha mantenuto i tassi
invariati all'1,5%, in linea con le stime degli economisti.
Il governatore
della RBA Philip Lowe ha osservato che, sebbene l’inflazione sia sotto il 2%,
la RBA ha mantenuto le sue proiezioni che l'inflazione "si riprenderà gradualmente
man mano che l'economia si rafforzerà".
Lowe ha detto che
"gli indicatori di lungo periodo continuano a indicare una solida crescita
dell'occupazione nei prossimi mesi", dopo una forte crescita
dell'occupazione nel 2017. Inoltre, ha aggiunto che la bassa crescita dei salari
è "probabile possa continuare ancora per un po', anche se le condizioni del mercato del
lavoro dovrebbero favorire un aumento della crescita in futuro". Infine, la
RBA prevede che il prodotto interno lordo dell'Australia crescerà intorno al 3%
per i prossimi anni.Pur essendo ben sotto
il massimo contro il Dollaro USA toccato nel 2011 a 1,1 e contro l’Euro a 1.15
nel 2012, non consideriamo l'AUD come un'opportunità di acquisto al livello
attuale.
Il motivo
principale è che l'AUD è ancora del 10% sopravvalutato rispetto al dollaro USA
e del 20% contro l’Euro sulla base della stima dell’OCSE della Parità del
Potere d’acquisto. Sebbene questo non
sia uno strumento di trading di breve termine, l'indice è utile per cogliere
opportunità di acquisto o vendita di lungo termine.
Inoltre, a breve
termine riteniamo che i differenziali dei tassi d'interesse saranno favorevoli al
Dollaro USA. Infatti, il
rendimento del governativo statunitense a 2 anni dovrebbe continuare a essere
sostenuto dalle aspettative che la Fed possa estendere la politica monetaria
restrittiva nel 2018. Le ultime proiezioni della Fed prevedono un rialzo dei tassi
di 25 punti base all’1.25-1.5% in dicembre, seguito da 3 rialzi nel 2018. La RBA,
invece, potrebbe alzare i tassi solo una volta nel 2018 poiché la crescita
economica potrebbe essere inferiore alle attese. Ad esempio, il Fondo
monetario internazionale ha previsto un tasso di crescita del 2,9% per
l'economia australiana nel 2018, che potrebbe essere difficilmente raggiunto se
si confermasse il recente indebolimento della crescita delle spese personali e
delle esportazioni nette.
Nessun commento:
Posta un commento