giovedì 3 dicembre 2009

Riflessioni rapide sulla riunione della BCE di oggi

La BCE ha tenuto oggi la riunione mensile di politica monetaria e il Presidente Jean Claude Trichet, ha tenuto una conferenza stampa al termine della riunione. I maggiori spunti di rilievo arrivati nel corso della conferenza stampa sono stati:

1) L’operazione di rifinanziamento in calendario il 16 dicembre sarà l'ultima e il tasso cui sarà condotta sarà indicizzato al tasso minimo medio dei pronti contro termine settimanali nei prossimi 12 mesi.
2) La decisione sulle operazioni di rifinanziamento a 12 mesi non significa nulla per quanto riguarda le prospettive del tasso Refi, tenuto invariato all'1% di oggi.
3) La proiezione centrale sul Pil del 2010 è stata rivista al rialzo allo 0,8% dallo 0,2% nel mese di settembre. Il Pil del 2011 è stato previsto all’1,2%. La stima sull'inflazione per il 2010 è stata rivista leggermente al rialzo dall’1,2% all’1,3%.
4) Trichet ha confermato di credere che un Dollaro forte sia nell'interesse degli Stati Uniti, indicando in un modo sottile che la BCE non è felice per quanto riguarda l’andamento del tasso di cambio EUR/USD.



Dopo la conferenza stampa di oggi di Trichet non vediamo alcun motivo per cambiare la nostra stima che il tasso Refi potrebbe rimanere invariato almeno fino alla fine di H1 2010.
Anche se le nuove proiezioni della BCE sulla crescita economica e l'inflazione sono in linea con un rialzo del tasso Refi al 2% entro la fine del 2010, non ci aspettiamo una stretta di politica monetaria da parte della BCE prima che la Fed che implementi a sua volta una strategia di uscita dalla sua politica monetaria espansionistica.
Infatti, un rialzo prematuro dei tassi da parte della BCE può rafforzare ulteriormente la tendenza al rialzo dell'Euro rispetto al Dollaro. In uno studio pubblicato nel Voxeu.com ("Can we understand the recent moves of the euro-dollar exchange rate?"), gli economisti Brender, Gagna e Pisani hanno evidenziato come il tasso di cambio l'Euro/Dollaro si sia mosso sostanzialmente in linea con le attese sulla politica monetaria di Fed e BCE fino al fallimento di Lehman Brothers.
Con un EUR/USD già il 25% sopra il fair value, secondo la Parità del Potere di Acquisto calcolata dall'OCSE è molto difficile immaginare che la BCE possa prendere una decisione simile. Inoltre, a causa della tendenza al rialzo dell'euro nei mesi scorsi, l’indice delle condizioni monetarie della zona euro è ben sopra la media storica di lungo periodo, con un effetto negativo sulla ripresa economica della zona Euro.



Guardando al futuro, è molto improbabile che la BCE possa fare qualcosa che possa rafforzare ulteriormente l'euro.

Nessun commento:

Posta un commento