domenica 24 gennaio 2010

La prossima settimana in Usa. occhi puntati su Pil e Fed

Un estratto dal Top Down Outlook che potete trovare al nostro sito www.matrada.it

Vendite di case esistenti (Lunedì 25), vendite di case nuove (Mercoledì 27) - Il peggio della crisi per il settore immobiliare sembra essere alle spalle, ma un ritorno ad un tasso di crescita robusto non è imminente. Con il mercato del lavoro ancora non in grado di invertire la tendenza negativa degli ultimi due anni e i pignoramenti che dovrebbero aumentare nei mesi a venire, non ci aspettiamo un rimbalzo nel settore immobiliare nel breve periodo. Il calo dell'indice di fiducia dei costruttori Nahb ha segnalato come il recupero del mercato immobiliare possa rimanere contenuto nei prossimi mesi a causa della concorrenza sul mercato da parte delle case pignorate messe in vendita. Dopo la caduta di 355k nel mese di novembre, ci aspettiamo che le vendite di nuove case aumentino fino a 366 mila, mentre le vendite di case esistenti potrebbero aumentare da 6,54 a 6,69 milioni, con il calo dei prezzi delle case negli ultimi due anni che potrebbe continuare ad attirare sul mercato chi cerca di acquistare a prezzi convenienti.



Indice di fiducia dei consumatori (Martedì 26) - Dopo essere aumentato a 52,9 in dicembre, da 50,6 di novembre, ci aspettiamo che l'indice di fiducia dei consumatori del Conference Board possa correggere leggermente in gennaio a 52,4. Nonostante il forte trend al rialzo dei mercati azionari e la stabilizzazione del mercato immobiliare, riteniamo che solo una forte inversione di tendenza nel mercato del lavoro possa spingere ulteriormente la fiducia dei consumatori verso l'alto. L'indice indicherebbe un moderato aumento dei consumi nei prossimi mesi.


Riunione del FOMC - decisione sui tassi di interesse (Mercoledì 27) – Non ci aspettiamo che dalla riunione del FOMC della prossima settimana emergano particolari novità sulle prospettive di breve termine della politica monetaria. Infatti, il FOMC è ampiamente previsto mantenere l'intervallo obiettivo per il tasso sui Fed Fund compreso tra 0% e 0,25%. La Federal Reserve potrebbe continuare a migliorare leggermente la propria visione sulle prospettive economiche, in particolare per quanto riguarda le prospettive degli investimenti delle imprese, ma dovrebbe continuare ad indicare che l'attività economica rimarrà debole anche nei prossimi trimestri. Il FOMC potrebbe anche fornire maggiori informazioni sulla rimozione delle misure di quantitative easing implementate nelle fasi più acute della crisi. Ci aspettiamo che la Fed prosegua a indicare che "le condizioni economiche, tra cui un basso tasso di utilizzo delle risorse, tendenze inflazionistiche sotto controllo e attese di inflazione stabili, sono tali da giustificare livelli eccezionalmente bassi dei tassi sui Fed Fund per un periodo di tempo prolungato". Con l’utilizzo della capacità produttiva sotto la media storica di lungo periodo, il tasso di disoccupazione al 10% e l’inflazione core che dovrebbe restare sotto il 2% per un lungo periodo, riteniamo che la Fed non alzerà i tassi prima della fine del H1 '10 e che il successivo inasprimento della politica monetaria sarà molto graduale (i tassi sui Fed Fund dovrebbero salire all'1% alla fine dell’anno).


Ordini di beni durevoli (Giovedì 28) - Gli ordini di beni durevoli sono aumentati dello 0,2% m/m nel mese di novembre, nonostante il forte calo della componente trasporti (-5,5%). Gli ordini ex-trasporti sono aumentati del 2% m/m, sottolineando la tendenza positiva degli ordini di beni durevoli negli ultimi mesi. La nostra stima è che tendenza positiva continui nel mese di dicembre, in linea con le indicazioni provenienti dalla voce nuovi ordini all’interno dell’indice ISM, che è salita a 65,5 nel mese di dicembre - il valore più alto da dicembre '04. Gli ordini di beni durevoli dovrebbero salire dell’1% m/m, ma resterebbero sotto il valore di dicembre '08 del 2,4%. Questo dato dovrebbe rafforzare la nostra opinione che la ripresa economica degli Stati Uniti continuerà nel 2010. Tuttavia, dovesse la nostra stima rivelarsi corretta, gli ordini di beni durevoli rimarrebbero sotto il picco di Settembre '06 del 27%, indicando che l'economia statunitense continua a muoversi bel sotto il proprio potenziale di crescita.



Prodotto Interno Lordo (Venerdì 29) - Dopo essere cresciuto del 2,2% nel terzo trimestre, nel corso dell’ultimo trimestre il Pil dovrebbe essere cresciuto a un ritmo del 4,2%. La crescita economica dovrebbe essere stata guidata dagli investimenti, che stimiamo in crescita dell’1,7% q/q. Le spese dei consumatori dovrebbero essere cresciute dello 0,4% q/q, in linea con l’incremento dello 0,4% m/m nel mese di ottobre e dello 0,2% m/m in novembre. L’andamento delle scorte dovrebbe avere contribuito positivamente alla crescita totale, mentre il contributo proveniente dalle esportazioni nette è probabile che sia leggermente negativo. Nel 2009 il PIL dovrebbe essere diminuito del 2,5%.


Chicago PMI (Venerdì 29) - Nel mese di dicembre, l'indice Chicago PMI è salito ai massimi dal maggio 2007, indicando una forte ripresa della produzione industriale nel distretto di Chicago. Mentre ci aspettiamo che il recupero della produzione industriale degli ultimi mesi possa continuare all'inizio del 2010, stimiamo che il Chicago PMI possa rallentare nel mese di gennaio a 58,3. Il Chicago PMI dovrebbe anticipare un aumento dell’indice ISM in gennaio, la cui pubblicazione è in calendario la settimana seguente.

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