martedì 30 agosto 2011

Fiducia dei consumatori americani in picchiata. Segnale negativo per le spese personali

Nel blog di ieri “Mai puntare contro il consumatore statunitense?” avevamo segnalato come le spese personali statunitensi nel mese di luglio avessero sorpreso positivamente registrando un rialzo dello 0.8% m/m. L’entusiasmo generato da tale dato è stato immediatamente smorzato oggi dalla pubblicazione dell’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board di agosto: l’indice è sceso da 59.2 a 44.5, il valore più basso dall’aprile ’09. Le attese di consensus erano per un calo a 52.5. Particolarmente preoccupante per l’andamento del mercato del lavoro (il rapporto sul mercato del lavoro sarà pubblicato il prossimo venerdì 2 settembre) è il balzo da 44.8 a 49.1 della voce Job hard to get, segnale di come le condizioni sul mercato del lavoro si stiano deteriorando. Il calo della fiducia dei consumatori anticipa una crescita molto moderata delle spese personali, da cui dipende oltre il 70% del Pil statunitense, nei prossimi mesi. L’attenzione si sposta ora sull’andamento dell’ISM manifatturiero (giovedì 1) e del mercato del lavoro (venerdì 2).

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