venerdì 25 giugno 2010

La Banca d'Inghilterra teme l'andamento dell'inflazione

Le minute della riunione di politica monetaria della BoE del 9/10 giugno hanno contenuto una grande sorpresa: un membro del Comitato (Andrew Sentance) ha votato contro la decisione di mantenere i tassi invariati allo 0,5%, preferendo un aumento allo 0,75%. Il motivo dietro il suo voto è stato l’andamento superiore alle attese dell'inflazione nei mesi scorsi. Tuttavia, in base alle minute, l'andamento dell'inflazione sta preoccupando l'intero comitato di politica monetaria. Le minute hanno sottolineato che l'inflazione è stata maggiore del previsto negli ultimi mesi e che potrebbe rimanere al di sopra del target se le aspettative sull’inflazione del settore privato dovessero salire. I maggiori rischi sulle prospettive di inflazione sono stati considerati i provvedimenti che saranno annunciati nel piano di correzione del deficit pubblico e le "notevoli incertezze circa il margine di capacità inutilizzata e la forza della sua influenza sull'inflazione". Nonostante il voto di un membro a favore di un rialzo dei tassi, riteniamo che la costruzione di un consenso all'interno della BoE verso una rimozione della politica monetaria espansiva sarà difficile nel breve termine a causa della crescita economica moderata. Solo nel caso l’inflazione dovesse rivelarsi superiore alle attese nella seconda parte del 2010 la BoE potrebbe considerare di alzare i tassi.

2 commenti:

  1. Chiedo gentilmente: quali provvedimenti del piano di correzione del deficit pubblico e come le "notevoli incertezze circa il margine di capacità inutilizzata e la forza della sua influenza sull'inflazione"...possono alimentare spinte inflative? Se le prospettive sono per una riduzione della già debole espansione economica, come può accedare tutto ciò. In poche parole non mi è chiaro quali fattori rappresentano un focolaio inflattivo.
    Grazie e complimenti per il blog.
    Antonio

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  2. Con riferimento alla correzione del deficit la BoE faceva riferimento al possibile(successivamente se ne è avuta la conferma) rialzo dell'IVA da parte del Governo. L'incremento dell'IVA potrebbe alzare l'inflazione nonostante l'effetto ribassista sui consumi, come del resto è avvenuto nella prima parte di quest'anno quando l'inflazione è salita sopra il 3% in parte a causa del rialzo dell'IVA dal 15% al 17.5% (era stata ridotta temporaneamente da Brown l'anno prima. ora salirà al 20%). Per quel che riguarda l'elevato margine di capacità inutilizzata la BoE inizia a temere che questo potrebbe non essere in grado di tenere sotto controllo l'inflazione. un calo delle pressioni inflazionistiche rimane lo scenario più probabile, ma la Boe sta iniziando a considerare l'eventualità che questo non avvenga...

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