lunedì 17 maggio 2010

Area Euro in ripresa nonostate la crisi del debito

I dati economici pubblicati durante la scorsa settimana hanno confermato che l'economia dell’area Euro si sta rafforzando, nonostante la crisi del debito dei paesi periferici. Il PIL è cresciuto dello 0,2% q/q nel 1° trimestre (gli economisti si aspettavano un dato invariato), con Germania e Italia che hanno fornito sorprese positive, crescendo rispettivamente dello 0,2% q/q (consensus a 0,0% q/q) e dello 0,5% q/q (consensus a 0,3% q/q). Ha invece deluso il dato francese, con una modesta crescita del PIL dello 0,1% q/q. Tuttavia, anche l'economia francese ha dato un segnale positivo la scorsa settimana, con la produzione industriale salita più del previsto nel mese di marzo (+0,8% m/m contro attese di 0.5% m/m). L’economia greca si è contratta dello 0,8% q/q mentre quella spagnola si è espansa dello 0,1% q/q. Tutti gli indicatori anticipatori pubblicati nelle ultime settimane hanno evidenziato come la crescita economica potrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi. A nostro parere, la crisi del debito dei paesi periferici potrebbe avere un impatto limitato sulla crescita economica, a condizione che i governi attuino dei credibili piani di riduzione del debito nel breve termine. Per questo motivo è da accogliere con favore il piano di riduzione del debito annunciato dal governo spagnolo la scorsa settimana con l'obiettivo di ridurre il rapporto deficit/Pil dall’11,2% nel 2009 al 6% nel 2011 (in precedenza era previsto al 7,5%). Il piano include un taglio dei salari del 5% nel 2010 e il loro congelamento nel 2011 per i dipendenti pubblici, l'eliminazione di un sussidio di Eur2500 per i nuovi genitori e una diminuzione EUR6bn degli investimenti pubblici. I membri del Governo vedranno i loro salari ridotti del 15%. Il piano spagnolo è andato nella giusta direzione per dimostrare ai mercati che i paesi periferici dell'area Euro zona non perderanno l'occasione data loro dal pacchetto di salvataggio organizzato da UE e FMI e annunciato lo scorso fine settimana per riordinare il loro bilancio. Secondo questo piano a disposizione dei paesi maggiormente indebitati sarà messo un fondo di EUR750bn, formato da EUR60 dal bilancio dell’Unione Europea, da EUR440 dai Governi dell’area Euro e da EUR250 del FMI. Anche la BCE ha deciso di adottare misure straordinarie quale l’acquisto di bond governativi sul mercato (gli acquisti sono già iniziati nel corso della settimana), opzione che era stata esclusa lo scorso Giovedì, e ha riattivato finanziamenti illimitati a 3 e 6 mesi per le banche europee, oltre ad avere riattivato una linea di credito in Dollari con la Fed.

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