venerdì 12 marzo 2010

Altri giudizi negativi sull'economia del Regno Unito

Nel post L'economia britannica si conferma in difficoltà avevamo evidenziato come l'andamento inferiore alle attese della produzione industriale nel mese di gennaio fosse un ulteriore segnale di come la ripresa dell'economia britannica possa rivelarsi deludente nel breve periodo. Un calo del Pil in Q1 è, quindi, una prospettiva tut'altro che da escludere. Tali dati confermano la nostra analisi pubblicata sul Top Down Outlook dello scorso 8 marzo, in cui consigliavamo di stare alla larga da tutte le asset class denominate in Sterline.
Il Telegraph di oggi riporta un articolo Europe's banks brace for UK debt crisis in cui il direttore della ricerca sul reddito fisso di Unicredit Kornelius Purps da giudizi molto negativi sulle prospettive dell'economia britannica, dando ulteriore forza alle nostre argomentazioni. Purps dice che il rating AAA del Regno Unito è molto a rischio, la Sterlina potrebbe scendere ulteriormente e i rendimenti dei Gilt salire di 30-50 bp.
Unicredit si spinge a dire che l'outlook del Regno Unito sia peggiore di quello greco a causa della possibile maggiore instabilità politica. Per quanto quest'ultima osservazione sia esagerata, sostanzialmente concordiamo con le conclusioni di Unicredit: non investire in asset britannici in questo momento.

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